
Il turismo dell’Asinara è un turismo tranquillo, rilassato e sostenibile, nel pieno rispetto di questa isola unica, situata a largo dell’estremo nord della Sardegna. Sbaglia chi pensa che il nome di quest’isola sia da ricondurre a quello che è il suo simbolo, ovvero l’asino bianco. No, l’etimo arriva da più lontano: i romani, per via delle coste sinuose di questa splendida isola, scelsero dapprima il termine Sinus, che divenne poi Sinauria, e poi, pian piano, con l’uso, Asinaria. Ma cosa c’è da vedere su quest’isola, quali sono le sue attrazioni? Ecco una breve guida sul turismo dell’Asinara!
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Il turismo dell’Asinara: alla riscoperta della natura incontaminata
Qui, tra i cespugli e i pascoli tipici della macchia mediterranea, pascolano allo stato brado più di cento asinelli bianchi. Ma i mansueti ciuchi non sono certo l’unica attrattiva naturale dell’isola. Delle fantastiche calette degradano verso un mare turchese, a creare dei piccoli paradisi capaci di stupire qualsiasi visitatore. Verso l’entroterra ci si alza di altitudine, fino ad arrivare a rilievi collinari di oltre 400 metri, che dominano sul mare e sulle aree verdi e pianeggianti. Potrai camminare tra ginepri e lentischi, nonché tra cisto ed elicriso, e quindi tra profumi tipici della Sardegna. Oltre al tipico asinello, inoltre, potrai scorgere il Gabbiano Corso, che nidifica proprio su quest’isola, nonché dei simpatici mufloni.
I monumenti e i luoghi da non perdere
La natura regna incontaminata sull’isola, e per questo il turismo dell’Asinara è pensato soprattutto per gli amanti del verde e delle aree selvagge. Ma non mancano certo le costruzioni degne di nota e cariche di storia, anzi. L’Asinara, infatti, è stata popolata fin dal IV millennio avanti Cristo, e da allora ha visto passare sul proprio territorio romani, saraceni, genovesi e aragonesi, per poi finire sotto il dominio di nobili casate come gli Asburgo e i Savoia. Inevitabilmente, questa ricca storia ha lasciato preziose tracce su quest’isola, che alla fine del diciannovesimo secolo fu convertita in una colonia penale agricola, e quindi, in occasione della Prima Guerra Mondiale, in un campo di prigionia. Infine, dagli anni Settanta fino alla agli anni Novanta, l’isola è diventata sede di un carcere di massima sicurezza, per poi essere convertita in un Parco Nazionale, con tanto di Area Marina Protetta.
Al visitatore si impongono dunque gli edifici della ex colonia penale, i bunker del carcere, l’ossario austro-ungarico e tante altre testimonianze della ricca storia dell’isola.
Turismo dell’Asinara: come visitare l’isola al meglio

L’isola dell’Asinara può essere visitata in diversi modi. Puoi scoprirla con una lunga escursione in barca la quale, toccando una cala dopo l’altra, ti permetterà di visitare i punti chiave dell’isola, partendo sempre dalla paradisiaca prospettiva offerta dalle sue coste e dal mare cristallino.
E se invece, dopo il tratto in barca necessario per arrivare sull’isola, preferisci proseguire con i piedi per terra, è possibile optare per delle escursioni in 4×4, per attraversare l’isola dall’interno, lungo le sue strade sterrate in mezzo al verde.
Ma l’offerta del turismo dell’Asinara non si ferma qui qui: l’isola è infatti attraversata da 9 sentieri segnalati, per essere visitata a piedi, facendo avventurose escursioni, o in bicicletta.
E tu, che tipo di escursione sceglierai per visitare l’isola dell’Asinara?