L’asinello bianco, il simbolo dell’Asinara
L’isola dell’Asinara, con il suo Parco nazionale, conosce tanti elementi unici e inconfondibili. Pensiamo all’ex carcere di massima sicurezza, alle magnifiche calette, ai porticcioli, all’ossario e via dicendo. Ma non c’è dubbio: il simbolo dell’isola dell’Asinara è sicuramente l’asinello bianco, mansueto ciuco dal pelo chiarissimo che pascola nella macchia mediterranea che contraddistingue l’isola. Ma come mai gli asini dell’Asinara sono bianchi? E da dove sono arrivati? In questo pagina ti spiegheremo tutto quello che devi sapere sulla mascotte dell’isola, così, in occasione della tua escursione dell’Asinara, saprai apprezzare al meglio questo fantastico animale!
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Un asinello albino
L’asinello bianco dell’Asinara vive allo stato brado nel Parco Nazionale dell’Asinara, e di certo non si può confondere con i normali asini che si incontrano in Sardegna, in Italia o nel resto del mondo. Abbiamo infatti a che fare con un asino delle grandezze simili a quello sardo, e quindi non eccessive: al garrese l’asino bianco dell’Asinara non raggiunge il metro. La testa è grande e di forma quadrangolare, mentre invece le orecchie, se confrontate con quelle degli asini normali, risultano piuttosto corte. Il collo è breve e non troppo grosso, ed è reso elegante da una bella criniera di lunghezza media. Gli arti di questo asino sono corti, forti e dritti: l’asino bianco dell’Asinara – nonostante l’intercedere di tanto in tanto incerto – è dunque un animale ben piantato, con lombi forti.
Di certo, però, non sono né le gambe né l’altezza a distinguere questo animale dai suoi cugini. L’aspetto distintivo dell’asinello bianco dell’Asinara è ovviamente la particolare tinta del suo mantello, che è bianchissimo nei cuccioli, e bianco sporco negli esemplari adulti, non per una vera variazione del pelo, quanto invece per il naturale deposito di polvere e di sporco che contraddistingue degli animali allo stato brado.
Si tratta, dunque, di asini albini, che in quanto tali, oltre al mantello chiarissimo, presentano i caratteristici occhi rosei e cerulei, tipici del gene dell’albinismo. Questi stupendi asini, dunque, sono bianchi per l’alterazione ereditaria della funzionalità dei melanociti, e quindi per un difetto enzimatico che, di madre in figlio, blocca la sintesi della melanina. L’albinismo, oltre a questa variazione cromatica, porta con sé anche una certo fotofobia, la quale è alla base dell’andatura incerti di questi asinelli a pieno sole.
La storia dell’asinello bianco dell’Asinara
L’asino bianco vive tra i cespugli, i pascoli e le rocce dell’Asinara da secoli. Quasi sicuramente, tutti gli asini presenti sull’isola derivano da antichi allevamenti abbandonati, che hanno portato all’inselvatichirsi di questi animali. Sono dunque da ritenere come leggende le storie che fanno originare gli asinelli dell’Asinara da un naufragio di un vascello egiziano diretto verso i porti francesi. Si tratta, più semplicemente, dei pronipoti degli asini grigi un tempo allevati dagli isolani, nei quali avrebbe prevalso il gene dell’albinismo.
Dove puoi vedere l’asinello bianco?
Sull’Isola di Asinara ti aspettano più di 100 asinelli bianchi. Gran parte dell’isola, di fatto, è a loro completa disposizione, ma va sottolineato che le varie famiglie di asini preferiscono vivere nei pressi di Trabuccato, nonché a Santa Maria, a Fornelli e nei pressi di Cala d’Oliva.
Prenota subito la tua visita all’Asinara: gli asinelli bianchi ti aspettano!
foto di copertina di muraenri